Io non tollero speciale Conclave. Ora io non so il motivo
di questa cosa, ma a me il Conclave fa impazzire. Cioè, al di là della
religione, della fede e di tutti i Cristi ovunque dispersi. A me piace proprio
come momento. Non so come mai. Forse perché mi da l’impressione di assistere ad
una cosa antica. È come fare un salto all’indietro. E poi è rassicurante perché
è una roba che tu vivi ed è sempre uguale e ti fa rivivere il passato. È come
quando fai le foto con una macchina fotografica istantanea, di quelle che
sembravano soprappeso, che poi sputavano la foto e tu dovevi scuoterla come una
tovaglia per far uscire l'immagine. Oppure quando ritrovi il vecchio walk-man, dal peso di un
forattino, e ti metti ad ascoltare l’audiocassetta (anni che non
scrivevo questa parola) e ti commuvi a sentire la musica lievemente distorta e
ricordi la formidabile fatica di mandare indietro la canzone e beccare
esattamente l’attacco che ti piace. O ancora quando ti ritrovi a guardare una
videocassetta col video registratore e la risoluzione è quella di una
scacchiera per la dama e continui ad interrogarti come fare a far sparire la
riga nera tremolante che tagliava inevitabilmente lo schermo.
Ecco, è un po’ così. La
sensazione è un po’ quella. Poi diciamolo, se il vintage va di moda ora, sto
stuolo di cardinali è sul pezzo più di chiunque altro! Mille anni con la stessa
roba addosso. Ohi va bene il taglio classico e tutto. D’accordo che magari
sdoganare la mini gonna talare potrebbe sembrare inopportuno se non blasfemo,
ma una via di mezzo la si può trovare. Che so, passare dal rosso al pois. O
magari la chierica con la cresta da Moicano, come i burla-cappelli che si
mettono gli sciatori estrosi. O ancora meglio le babbucce che fanno i suoni,
come le scarpe della Bull Boys, che citano frasi di Ben Hur. Così, per
intimidire i peccatori.
Poi il Conclave mi ha sempre
posto davanti a quesiti irrisolti. A me sta cosa che stanno chiusi dentro mi
confonde ogni volta che ci penso. Per esempio, ma se uno di loro deve andare in
bagno, dove va? Ci son dei bagni? Ma quanti sono? Perché va che son tanti tutti
quei cardinali, e vista l’età media può anche darsi che la prostata lasci a piedi qualcuno. Oppure, mangiano? Ma dove? In Cappella Sistina direttamente? Non
è che poi a uno casca un bucatino e mi macchia di pomodoro un affresco
inestimabile di Michelangelo? Ma soprattutto, dove gliela cucinano la roba? Mi
volete dire che c’è una cucina dentro la Sistina, o allestiscono una cucina da
campo tipo “Camping Mirella” a Gatteo Mare? Oppure, i telefonini se li possono
portare o vanno lasciati fuori? O magari come a scuola va bene, ma spenti, al
massimo col vibro? Che poi, ci sarà campo? (evito ogni triste battuta sul
camposanto, che mi sembra poco consona). E ancora, questi dove dormono? Ci son
dei letti? Delle brandine? Hanno i sacchi a pelo e dormono assieme come nelle
occupazioni studentesche? Mah.
Sono dubbi da uomo piccolo, mi
rendo conto. E davanti ad eventi così grandi a volte è meglio fare un passo
indietro. Su questi uomini del resto sta la responsabilità enorme di dover fare
la Storia e di dover decidere del futuro della Chiesa. Mica pizza e fichi. Che
poi, vista la congiunzione storica, sta scelta vale doppio. Si perché, dopo
Sanremo che ha lasciato insoddisfatti gli ascoltanti, dopo le elezioni che stanno
facendo penare i votanti, non è possibile che il Conclave elegga un Papa che
sconcerti i credenti. Non possiamo sbagliarli tutti e tre. Sarebbe l’en plein
della disperazione. Dopo non ci resterebbe che una cosa. Dare ragione ai Maya. Il mondo sta finendo.
Ma non ci avevano avvisato, il mondo finisce a rate.
I.N.T. SPECIALE
CONCLAVE
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