sabato 6 settembre 2014

ALLA RICERCA DELL'APPARTAMERDO

(loft open-space, luminoso, in città, ben collegato con bus e metro. Affittasi a ragazza con esperienza in furto con destrezza e in rapina in villa. No perditempo)

No vabbe. Bisogna che qualcosa dica, perché ne sento la necessità viscerale. Devo denunciare un crimine contro tutta l’umanità. Un dramma che affligge tutti e che arricchisce i pochi a scapito dei molti. Mi riferisco alla tragedia dello studente che cerca casa. Ma mannaggia la stravacca della Milka. Possibile che sia più facile trovare una scimmia con doti di calcolo integrale nelle mutande di mia nonna che una casa appena sopra il livello di dignità umana accettabile? Evidentemente si. Del resto nonna ha sempre amato molto gli animali.

Come prima cosa, il pacco è la dimensione
“Monolocale arredato, cucina americana, intimo e accogliente. Funzionale”. Ah beh. Funzionale. Se è funzionale allora va bene. Però intima vuol dire che praticamente caghi nella lavastoviglie, accogliente significa che per aprire l’armadio devi uscire di casa, funzionale significa che per dormire metti i piedi nel forno e che tu proprietario sei stronzo. Si perché la vera arte del locatore è l’inzuccheramento della supposta. Giuro questa è vera. Cerco casa no? La zona è molto bella, il prezzo è abbordabile, e sono comprese tutte le spese. Il colpo della vita uno pensa. Si, ma quel sagomone del proprietario non ti dice che – e giuro che è la verità – che la stanza non ha finestre. Scusa, ma è legale ‘sta cosa? Tu affitti un monolocale, con una sola porta d’ingresso, senza finestre, di 20 metri quadrati. Sii onesto allora, di' che affitti un armadio. O al massimo un camerino di Zara.

Il secondo grosso problema è il bagno
Sì perché il bagno fa tutta la differenza del mondo, tra una stalla e una casa normale. Per prima cosa, se sei un nababbo hai il bagno singolo. E allora lì è benessere perché tanto ci metti quello che vuoi, lo occupi per quanto vuoi e hai l’inestimabile certezza che le puzze e le pisce che senti sono le tue. Il problema è quando il bagno lo condividi. E tanti più sono i coinquilini, maggiore è il divertimento. Intanto scopri la peculiare capacità del colon umano di andare a ritmo con tutti gli altri intestini nel raggio di 400 metri. Praticamente fa come un iPod quando lo attacchi al computer, si sincronizza. E così tutti devono fare la popò nello stesso momento. Ci sono delle code tali che sembra di stare in discoteca. Certi da fuori le vedono e nel dubbio si mettono in fila, che non si sa mai che in zona bidet non diano i free drink. Ma il vero problema è un altro. Sono i peli. OH. SANTO. CIELO. DI. TUTTI. I. BEATI. Peli, peli di estranei ovunque. Che, bagnati, fanno l’onda e tu non capisci se sono di testa, di gambe, di culo o di minchia. In un bagno di una casa che ho visionato, ce n’erano così tanti che le alternative potevano essere: o questi hanno messo la moquette nella doccia (una chiccheria) oppure i miei probabili coinquilini sono una muta di cani da slitta.

Un’altra questione è la condizione media in cui la casa ti viene consegnata.
Non è che è sporca. È, piuttosto, come Baghdad. Ci sono proprio le macerie e dietro alla cassettiera ci puoi trovare due miliziani jihadisti. Un tappetino da doccia, lasciato lì chissà da chi e da quanto, dopo un po’ che lo fissavo, si è mosso e, si è gettato dalla finestra. I consigli della mamma in questo caso sono preziosi: una tanica di benzina, o, in alternativa del fosforo bianco, che fa pure atmosfera.


Per non parlare della vergognosa discriminazione sessuale in materia di affitti.
Case su case su case su case, solo per ragazze. E non c’è verso. E ti prende la disperazione quando è la quinta volta che ti rimbalzano perché si scusa, non abbiamo niente contro di te, però vedi, noi cercavamo una ragazza..MAIALI!! Cercatevela su un sito di incontri, non con gli annunci delle case, che il Signore vi confonda! Preso dallo sconforto, all’ennesimo rifiuto, ho provato a spacciarmi per una ragazza, tirandomelo dentro come ai cani quando stanno su due zampe…mi avrebbero anche preso, se non fosse che così, mi era spuntata la coda.