Anche sto Sanremo è finito e
diciamolo già un po’ ci manca. Visto che è stata la fiera del politicamente
corretto anche le consuete e inutili pagelle sono state redatte con spirito
equanime. Cinque voci per lei e cinque voci per lui. Lei attenta allo stile,
alla musica, al livello artistico e tutte ste pippe da prima della classe,
quella di lui che nota solo le cose più inutili e la percentuale di tettas
fruibile comodamente dal divano.
PAGELLA DI LUI
VOTO7: DI SORPRESA ALLE TETTE DELLA
LITTIZZETTO
Ma da quando la bella di notte di Che
tempo che fa a ‘sto paio di Milka’s?? Roba da non crederci. O Sanremo ha
iniziato ad elargire miracoli che neanche San Gennaro coi saldi (ma dubito,
perché altrimenti il buon Fazio Fabio, il conduttore che si taglia con un
grissino, avrebbe dovuto ricevere una spina dorsale) oppure c’è puzza di
Silicon Valley. Ma lei non era quella
che viva i brutti perché la bellezza è negli occhi di chi beve?? È facile fare
la piatta col seno degli altri, eh Lucy Liu?? Comunque non lo trovo corretto;
uno si illude, nell’abbiocco generale di aver trovato un approdo libidico e
invece alza lo sguardo e AAAAAAARGH!!!!!!!!! BABBA BIA!! Il pensiero di aver
avuto anche solo per un attimo fantasie sconce su quel decolté ti fa sentire
sporco come se ti fossi eccitato a guardare il sedere di una suora. Ma il
costumista suo, che voi sappiate, è ancora a piede libero?
VOTO 3: ALLA PATATA
A livello di presenza tuberosa fate
conto di aver visto una rievocazione storica della grande carestia irlandese di
patate del 1845. Una desolazione. Dico solo che quel pezzo di carne sotto sale
delle gemelle Kessler a confronto del resto sembravano filetto al pepe verde.
Sicchè si fa quel che si può. Posso affermare una cosa in controtendenza. A me
la Casta m’è piaciuta. Morbida e rassicurante come la merendina della Susanna
tutta panna con i grissini nella scatolina. Certo non è stata il massimo nel
canto. Certo la coreografia la deve aver provata a L’Aquila. Certo il suo
dentista deve essere un lanciatore di coltelli cileno. Ma insomma, le altre
erano così in là con gli anni che le (poche) fantasie possibili su di loro
erano in bianco e nero. Tra l’altro il tema, poco rimarcato, era la bellezza:
OLTRE IL DANNO LA BEFFA!! Si vede che a Fazio piace l’odore di formalina.
VOTO 8: AI FIORI
A me i fiori a Sanremo fanno schifo.
Li odio. Mi puzzano da esequie, da ditta di onoranze funebri. Grazie per averli
eliminati. Del resto è anche fuori luogo: la canzone italiana non ha bisogno di
fiori, è stata tumulata già da tempo. I parenti ne danno il triste annuncio.
VOTO 6: AL TENTATO SUICIDIO
Che spettacolo. Per un nostalgico
come me questo è oro. Un deja vu. Pippo dove sei, Pippo!!!!! Torna ti prego.
Quando c’era lui la gente si buttava tutta in orario. Certo molti hanno
sollevato obiezioni sulla credibilità della scena (da dove sono arrivati, come
ci sono passati, come mai due disoccupati indossavano scarpe firmate, come mai
sembra che la Rai gli abbia pagato l’albergo a Sanremo). Sono tutte malelingue.
E poi, il loro messaggio è stato frainteso: non era una protesta, ma un’anticipazione
delle successive reazioni del pubblico. Non erano disperati, solo in anticipo
con la scaletta.
VOTO 10:ARISA VINCITRICE
Prima di sollevare qualsiasi protesta
teniamo a mente una cosa. Questa di cognome fa Pippa. Il premio è meritato, se
non per la coerenza, almeno per la forza di aver superato indenne il liceo.
PAGELLA DI LEI
VOTO
2: LIGABUE CHE FA COSE
Quest’uomo
come si è mosso ha pestato una merda. Intollerabile la sua interpretazione di
“Creuza de ma“ e perfino il suo cavallo di battaglia “ Certe notti” non è
riuscito a coinvolgere l’Ariston. Poi ha cantato “Il sale della terra”. Io
sta canzone l’ho già sentita.
VOTO
9: A RENZO ARBORE
Renzo
Arbore : forse il momento migliore di tutto questo #quasifestival. So che a
cantare in napoletano per la gioia di Edoardo sono stati in molto in questo
festival … Ma come Arbore credo che nessuno sia riuscito a coinvolgere il
pubblico.
VOTO
8,5: GUALAZZI ft. SIR BOB
Badate
ben io lo so che era musicalmente il pezzo migliore di questo festival… Grazie
tante mettiamo insieme due mostri della musica e cosa abbiamo??! UN PEZZO
MEDIOCRE. Si perché la delusione è stata davvero tanta. Uno aspetta mesi
per sentire questa combo musicale che ha tutta l’aria di essere divino.. e
invece sente l’elettronica da Raffaellona nazionale. Comunque podio
meritato ( vi piace vincere facile!? )
VOTO
5: ROCCO HUNT
Allora
devo parlare di lui perché ha vinto la categoria nuove scoperte. Ok ce la
devo fare. Allora lo sappiamo bene che il sud Italia quando c’è da
supportare qualcuno sono i migliori. Si. MA questo qui mi era ultimo nella
classifica della giuria di qualità e il voto popolare lo ha fatto schizzare al primo
posto. È L’UOMO TELEVOTO. Ora capite perché la democrazia diretta non è
pensabile? Rocco e lu juorno buono che tu ti dia all’ippica. Ae
quest’anno allo festivallo di Sanremo si è proprio pariato.
VOTO
7 E MEZZO: ARISA
Othelma puliscimi le scarpe. E
infine lei. Magò. Fate largo gente. Miss ghiandola mammaria ARISA . Una
settimana prima del festival di Sanremo ho detto a una persona “quest’anno
vince Arisa“. Bene. Secondo voi abbiamo scommesso!? No. MALEDIZIONE. Comunque
mi tengo la soddisfazione di averlo detto. Mi sento un po’ Pippo Baudo in
questo momento… L’HO SCOPERTA IO PIPPAAAA !! E ho un testimone.
Bene
Giuseppe Anastasi ha tirato fuori il pezzone da Sanremo che tutti aspettavamo.
Una canzone molto Disney ma perfetta per Arisa, sempre fedele al suo
personaggio. Vittoria che comprendo e approvo. Il brano Controvento mi sta
martellando la testa da circa 5 giorni… anzi ora me lo ascolto un po’. C’è
da dire che mi è mancato il TRASH. Dove stavano quest’anno Un GIGI d’Alessio e una
Loredana Bertè aka richard Benson!??
La
Carrà ci ha provato ma non era il trash di cui avevo bisogno. Fazio impara da
Baudo. Le sigle come le faceva lui nessuno mai.
PERCHè
SANREMO è SANREMO