domenica 9 giugno 2013

L'ULTIMO GIORNO DI SQUOLA


Ieri per molti ragazzi è stato l'ultimo giorno di scuola, che è forse uno degli eventi più attesi della vita di uno studente. Certo quando non c'era Facebook la cosa era  più sopportabile. Non si era costretti a subire le angherie sociali degli scolari liberati. Si sono sprecate le foto sui banchi stile "L'attimo fuggente" o le testimonianze di una tremenda intifada di gavettoni fatta di foto di risate e fughe e di lui sessualmente motivato che tiene ferma per le braccia una ragazzina straordinariamente prosperosa che ride e prova a divincolarsi, mentre viene bersagliata di gavettoni dai suoi compagni (e tu non sai se sperare che la cosa continui ancora più promiscua, complice la canottierina di carta di riso e i capezzoli estroversi come due ripetitori di Radio Maria o che dentro ai palloncini ci abbiano pisciato). Senza Facebook ci evitavamo anche di leggere post che ti fanno scattare quella voglia irresistibile di carne umana, del tipo:
"E' FINITAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!" (e tu preghi, Signore se sei buono e giusto come dici, che sia la carta igienica)
"Finalmente, non se ne poteva più!! E adesso sole, spiaggia e mareeeee- tag 765430 persone" (si, tesoro, arriva l'estate, ma fa così bello, non so se hai notato, che le previsioni del tempo alla tv le fa uno dei quattro cavalieri dell'apocalisse! Fai prima a scottarti spegnendoti una stecca di Camel blue -la marca tipo di ogni liceale- sulla schiena).
O ancora, meraviglioso, quello che comincia due settimane prima a fare il count down:
"-5" (molari)
"-4" (canini)
"-3" (incisivi mediali)
"-2" (incisivi laterali)
"-1" (denti del giudizio)
"0!! FINISH!!!!!" (quest'estate mangi con la cannuccia, stronzo)
Tra l'altro l'ultimo giorno di scuola scatena un odio sociale che a confronto gli Hutu e i Tutsi avevano solo delle liti condominiali. Si parchè in chi non si trova a vivere, ma a subire, l'ultimo giorno di scuola, si ingenera una rabbia e un risentimento animali. Ho letto proprio di tutto. Ci sono quelli che augurano a quelli che sono al mare di sedersi su una medusa grande come un materasso ad acqua, quelli che più che scottature augurano brasature in crosta, quelli che invocano maremoti, tempeste e piogge di rane. Ci sono quelli  che si danno all'intimidazione, " si stronzi, continuate pure a postare foto di voi al mare che mi scatenate il terrorismo",  quelli che minacciano personalmente la famiglia degli studenti ("vai pure a farti le foto al mare, che so dove abita nonna. se non sbaglio cammina male e le rampe di scale del suo condominio sono ripidissime..sai un incidente alle volte...buon bagno". Roba da regolamento di conti tra mafie. Ma i peggiori rosiconi (perchè dai ci rode il culo ammettiamolo) che vanno sul podio sono: i PESSIMISTI SOCIALI, quelli che per smontare la gioia dell'ultimo giorno si mettono a scrivere valanghe di dati ISTAT sulla disoccupazione giovanile, sul crollo dei mercati e su Pil che si trova a livello del fondo stradale, il tutto infarcito da frasi e intimidazioni ironiche del tipo "beh ora festeggia pure, prima che la disoccupazione ti travolga come un treno!". (generalmente uno così viene disinnescato da una serie di "sticazziiiii!!" scritti come commento). Il secondo posto se lo merita l'AMMONITORE UNIVERSITARIO. Tipicamente studente di università immerso nella sessione estiva fino ai capelli che prova in tutti i modi ad avvisare gli studenti di non essere felici di iniziare l'università "No guarda cari che non è finita, ma appena cominciata............Sisi, vedrai quanto avrai voglia di università quando ti troverai a preparare a Luglio l'esame di (prego inserire l'esame più difficile del mondo a piacimento) con 40 gradi e la morte nel cuore scemo..............Guarda ti do tempo un mese e rimpiangerai che la percentuale di analfabetismo sia così bassa!" (il malcapitato riceverà una serie di foto di culi in costume che lo faranno tacere fino alla sessione di Settembre). Ma il primo e il migliore è il VECCHIO SAGGIO, quello che oh raga godetevela, ce è il vostro giorno, spaccatevi e scassatevi, sono le ultime vere vacanze che fate, ce fate più casino possibile state fuori fino a tardi e altri mille consigli educativi, dati con un tono di chi ha 107 anni e sembra che la scuola l'abbia finita prima del '15-'18. ( Il liceo l'hai finito otto mesi fa, idiota!!!)
Però sapete che c'è? Che alla fine l'ultimo giorno di scuola mi manca. Mi manca stare fuori dall'aula e andare in giro per tutto il liceo nelle classi più rumorose del solito. Mi manca la nostalgia dei saluti e del ci vediamo l'anno prossimo e mi manca persino il patetico conto alla rovescia. Mi manca la campanella e la grassa sudata bidella. Mi manca il potermi permettere di non capire un accidente e fare l'idiota. Son cose che mancano, perché senza saperlo erano le ultime cose che facevi insieme, prima di diventare universitario e iniziare un percorso per forza individuale. Mi manca perché in quel momento eri noi, eri un gruppo e vivevi una leggerezza che gli altri giorni non mi hanno mai dato. Sembrava un giorno gonfiato ad elio. Lo ammetto, sono un nostalgico, mi manca l'ultimo giorno di scuola, perché, in tutte le foto che ho, quel giorno lì, c'era sempre il sole.