domenica 23 febbraio 2014

SANREMO 2014: LE PAGELLE



Anche sto Sanremo è finito e diciamolo già un po’ ci manca. Visto che è stata la fiera del politicamente corretto anche le consuete e inutili pagelle sono state redatte con spirito equanime. Cinque voci per lei e cinque voci per lui. Lei attenta allo stile, alla musica, al livello artistico e tutte ste pippe da prima della classe, quella di lui che nota solo le cose più inutili e la percentuale di tettas fruibile comodamente dal divano.

PAGELLA DI LUI

VOTO7: DI SORPRESA ALLE TETTE DELLA LITTIZZETTO
Ma da quando la bella di notte di Che tempo che fa a ‘sto paio di Milka’s?? Roba da non crederci. O Sanremo ha iniziato ad elargire miracoli che neanche San Gennaro coi saldi (ma dubito, perché altrimenti il buon Fazio Fabio, il conduttore che si taglia con un grissino, avrebbe dovuto ricevere una spina dorsale) oppure c’è puzza di Silicon Valley.  Ma lei non era quella che viva i brutti perché la bellezza è negli occhi di chi beve?? È facile fare la piatta col seno degli altri, eh Lucy Liu?? Comunque non lo trovo corretto; uno si illude, nell’abbiocco generale di aver trovato un approdo libidico e invece alza lo sguardo e AAAAAAARGH!!!!!!!!! BABBA BIA!! Il pensiero di aver avuto anche solo per un attimo fantasie sconce su quel decolté ti fa sentire sporco come se ti fossi eccitato a guardare il sedere di una suora. Ma il costumista suo, che voi sappiate, è ancora a piede libero?


VOTO 3: ALLA PATATA
A livello di presenza tuberosa fate conto di aver visto una rievocazione storica della grande carestia irlandese di patate del 1845. Una desolazione. Dico solo che quel pezzo di carne sotto sale delle gemelle Kessler a confronto del resto sembravano filetto al pepe verde. Sicchè si fa quel che si può. Posso affermare una cosa in controtendenza. A me la Casta m’è piaciuta. Morbida e rassicurante come la merendina della Susanna tutta panna con i grissini nella scatolina. Certo non è stata il massimo nel canto. Certo la coreografia la deve aver provata a L’Aquila. Certo il suo dentista deve essere un lanciatore di coltelli cileno. Ma insomma, le altre erano così in là con gli anni che le (poche) fantasie possibili su di loro erano in bianco e nero. Tra l’altro il tema, poco rimarcato, era la bellezza: OLTRE IL DANNO LA BEFFA!! Si vede che a Fazio piace l’odore di formalina.

VOTO 8: AI FIORI
A me i fiori a Sanremo fanno schifo. Li odio. Mi puzzano da esequie, da ditta di onoranze funebri. Grazie per averli eliminati. Del resto è anche fuori luogo: la canzone italiana non ha bisogno di fiori, è stata tumulata già da tempo. I parenti ne danno il triste annuncio.

VOTO 6: AL TENTATO SUICIDIO
Che spettacolo. Per un nostalgico come me questo è oro. Un deja vu. Pippo dove sei, Pippo!!!!! Torna ti prego. Quando c’era lui la gente si buttava tutta in orario. Certo molti hanno sollevato obiezioni sulla credibilità della scena (da dove sono arrivati, come ci sono passati, come mai due disoccupati indossavano scarpe firmate, come mai sembra che la Rai gli abbia pagato l’albergo a Sanremo). Sono tutte malelingue. E poi, il loro messaggio è stato frainteso: non era una protesta, ma un’anticipazione delle successive reazioni del pubblico. Non erano disperati, solo in anticipo con la scaletta.

VOTO 10:ARISA VINCITRICE
Prima di sollevare qualsiasi protesta teniamo a mente una cosa. Questa di cognome fa Pippa. Il premio è meritato, se non per la coerenza, almeno per la forza di aver superato indenne il liceo.


PAGELLA DI LEI

VOTO 2: LIGABUE CHE FA COSE
Quest’uomo come si è mosso ha pestato una merda. Intollerabile la sua interpretazione di “Creuza de ma“ e perfino il suo cavallo di battaglia “ Certe notti”  non è riuscito a coinvolgere  l’Ariston. Poi ha cantato “Il sale della terra”. Io sta canzone l’ho già sentita. 

VOTO 9: A RENZO ARBORE
Renzo Arbore : forse il momento migliore di tutto questo #quasifestival. So che a cantare in napoletano per la gioia di Edoardo sono stati in molto in questo festival … Ma come Arbore credo che nessuno sia riuscito a coinvolgere il pubblico. 

VOTO 8,5: GUALAZZI ft. SIR BOB
Badate ben io lo so che era musicalmente il pezzo migliore di questo festival… Grazie tante mettiamo insieme due mostri della musica e cosa abbiamo??! UN PEZZO MEDIOCRE. Si perché la delusione è stata davvero tanta. Uno aspetta mesi per sentire questa combo musicale che ha tutta l’aria di essere divino.. e invece sente l’elettronica da Raffaellona nazionale.  Comunque podio meritato ( vi piace vincere facile!? ) 

VOTO 5: ROCCO HUNT
Allora devo parlare di lui perché ha vinto la categoria nuove scoperte. Ok ce la devo fare. Allora lo sappiamo bene che il sud Italia quando c’è da supportare qualcuno sono i migliori. Si. MA questo qui mi era ultimo nella classifica della giuria di qualità e il voto popolare lo ha fatto schizzare al primo posto. È L’UOMO TELEVOTO. Ora capite perché la democrazia diretta non è pensabile? Rocco e lu juorno  buono che tu ti dia all’ippica. Ae quest’anno allo festivallo di Sanremo si è proprio pariato. 

VOTO 7 E MEZZO: ARISA
Othelma puliscimi le scarpe. E infine lei. Magò. Fate largo gente.  Miss ghiandola mammaria ARISA . Una settimana prima del festival di Sanremo ho detto a una persona “quest’anno vince Arisa“. Bene. Secondo voi abbiamo scommesso!? No. MALEDIZIONE. Comunque mi tengo la soddisfazione di averlo detto. Mi sento un po’ Pippo Baudo in questo momento… L’HO SCOPERTA IO PIPPAAAA !! E ho un testimone. 
Bene Giuseppe Anastasi ha tirato fuori il pezzone da Sanremo che tutti aspettavamo. Una canzone molto Disney ma perfetta per Arisa, sempre fedele al suo personaggio. Vittoria che comprendo e approvo. Il brano Controvento mi sta martellando la testa da circa 5 giorni… anzi ora me lo ascolto un po’. C’è da dire che mi è mancato il TRASH. Dove stavano quest’anno Un GIGI d’Alessio e una Loredana Bertè aka richard Benson!??
La Carrà ci ha provato ma non era il trash di cui avevo bisogno. Fazio impara da Baudo. Le sigle come le faceva lui nessuno mai. 

PERCHè SANREMO è SANREMO





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