(loft open-space, luminoso, in città, ben collegato con bus e metro. Affittasi a ragazza con esperienza in furto con destrezza e in rapina in villa. No perditempo) |
No vabbe. Bisogna
che qualcosa dica, perché ne sento la necessità viscerale. Devo denunciare un
crimine contro tutta l’umanità. Un dramma che affligge tutti e che
arricchisce i pochi a scapito dei molti. Mi riferisco alla tragedia dello
studente che cerca casa. Ma mannaggia la stravacca della Milka. Possibile che sia
più facile trovare una scimmia con doti di calcolo integrale nelle mutande di
mia nonna che una casa appena sopra il livello di dignità umana accettabile? Evidentemente
si. Del resto nonna ha sempre amato molto gli animali.
Come prima cosa,
il pacco è la dimensione.
“Monolocale arredato, cucina americana, intimo
e accogliente. Funzionale”. Ah beh. Funzionale. Se è funzionale allora va bene. Però intima vuol dire che praticamente caghi nella lavastoviglie, accogliente
significa che per aprire l’armadio devi uscire di casa, funzionale significa
che per dormire metti i piedi nel forno e che tu proprietario sei stronzo. Si perché
la vera arte del locatore è l’inzuccheramento della supposta. Giuro questa è
vera. Cerco casa no? La zona è molto bella, il prezzo è abbordabile, e sono
comprese tutte le spese. Il colpo della vita uno pensa. Si, ma quel sagomone
del proprietario non ti dice che – e giuro che è la verità – che la stanza non ha
finestre. Scusa, ma è legale ‘sta cosa? Tu affitti un monolocale, con una sola
porta d’ingresso, senza finestre, di 20 metri quadrati. Sii onesto allora, di' che affitti un armadio. O al massimo un camerino di Zara.
Il secondo
grosso problema è il bagno.
Sì perché il bagno fa tutta la differenza
del mondo, tra una stalla e una casa normale. Per prima cosa, se sei un nababbo
hai il bagno singolo. E allora lì è benessere perché tanto ci metti quello che
vuoi, lo occupi per quanto vuoi e hai l’inestimabile certezza che le puzze e le
pisce che senti sono le tue. Il problema è quando il bagno lo condividi. E tanti
più sono i coinquilini, maggiore è il divertimento. Intanto scopri la peculiare
capacità del colon umano di andare a ritmo con tutti gli altri intestini nel
raggio di 400 metri. Praticamente fa come un iPod quando lo attacchi al
computer, si sincronizza. E così tutti devono fare la popò nello stesso
momento. Ci sono delle code tali che sembra di stare in discoteca. Certi da
fuori le vedono e nel dubbio si mettono in fila, che non si sa mai che in zona
bidet non diano i free drink. Ma il vero problema è un altro. Sono i peli. OH.
SANTO. CIELO. DI. TUTTI. I. BEATI. Peli, peli di estranei ovunque. Che, bagnati,
fanno l’onda e tu non capisci se sono di testa, di gambe, di culo o di minchia.
In un bagno di una casa che ho visionato, ce n’erano così tanti che le
alternative potevano essere: o questi hanno messo la moquette nella
doccia (una chiccheria) oppure i miei probabili coinquilini sono una muta di
cani da slitta.
Un’altra
questione è la condizione media in cui la casa ti viene consegnata.
Non è
che è sporca. È, piuttosto, come Baghdad. Ci sono proprio le macerie e dietro
alla cassettiera ci puoi trovare due miliziani jihadisti. Un tappetino da
doccia, lasciato lì chissà da chi e da quanto, dopo un po’ che lo fissavo, si è
mosso e, si è gettato dalla finestra. I consigli della
mamma in questo caso sono preziosi: una tanica di benzina, o, in alternativa
del fosforo bianco, che fa pure atmosfera.
Per non parlare
della vergognosa discriminazione sessuale in materia di affitti.
Case su
case su case su case, solo per ragazze. E non c’è verso. E ti prende la
disperazione quando è la quinta volta che ti rimbalzano perché si scusa, non
abbiamo niente contro di te, però vedi, noi cercavamo una ragazza..MAIALI!!
Cercatevela su un sito di incontri, non con gli annunci delle case, che il
Signore vi confonda! Preso dallo sconforto, all’ennesimo rifiuto, ho provato a
spacciarmi per una ragazza, tirandomelo dentro come ai cani quando stanno su
due zampe…mi avrebbero anche preso, se non fosse che così, mi era spuntata la
coda.
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