sabato 14 settembre 2013

IL VOTO ESIBIZIONISTA



Sarò breve e violento. Come una bomba carta da dissidenza basca. Ad essere onesti, il tema mi è stato suggerito da un amico, a cui non posso non dedicare il suddetto (e sudato, vista la temperatura di questo Settembre che sembra più un’estate che “vorrei potesse non finire mai”) post. Ho appena finito gli esami e la fine degli esami spesso non è un bel momento. Perché è il momento della tradizionale rosicata di culo. Ci si mette tutti a tavola e con serenità ci si fa un bel trito di osso sacro.

Perché, porco mondo, hai appena finito un esame, che magari ti ha accompagnato per tutta estate con l’amichevole fedeltà di un herpes; il libro l’hai sfogliato tante di quelle volte che hai rischiato la combustione da strofinamento; hai dovuto salutare due/tre settimane prima degli altri il mare (proprio le due tre settimane che, come dimostra la realtà autoevidente dei fatti, sono state le più belle, tiepide e felici settimane balneari dell’intero periodo) accompagnato da un corale “ciao scemo!” che ha unito tutta la Riviera; ti sei presentato all’esame mentre tutti gli altri si grattavano la cippalippa al parco mangiandosi un gelato; e il suddetto esamone ti è andato liscio liscio come un sabato sera in autostrada. Arrivi a casa che hai una giberna di vaffanculo blindati calibro 50. Roba da penetrazione su uno spessore di acciaio dolce di 16mm centrato ad una distanza di 150 metri. Praticamente è un vaffancULLMETALJACKET. Ben. Arrivi a casa e l’intenzione è non parlare con nessuno, e pensare ad altro. Cosa fai allora inconsapevole? Accendi Facebook.  Ed è allora, sicuro come una tassa, che vedi, primo nella lista cronologica, il post dell’infame che esulta per il voto appena preso.
A me personalmente comincia a tremare la palpebra.


IL MINIMAL                      1528***(numero matricola): 30 e lode


LA BESTIA                  Porca *****!! dato sto ca**o di esame, fatti dare nel **** puoi ciucciarmi                   allegramente la ******** per trenta volte ****”&%簧蔰(“U()!=


L’IDEALISTA                      30: un passo in meno che manca al mio sogno


OSCAR AWARDS STYLE   30!!1!11!!!1 ma non ce l’avrei mai fatta senza il gruppo di studio più speciale che c’è! Grazie Fra, Ste, Glo, Giu, Nic, Pit, Cot, Pisc, Lot, i caffè delle tre della Simo e i trip improbabili della Chantalle. Grazie, questo trenta è anche vostro <3 <3 <3 <3


SFASCIO                            30 ooooooooplaaaaaaaa!!! E stasera tutti fuori, giuro voglio farmi così male che voglio dimenticarmi perchè sono al mondo!!!!! Dai Caaaaaaaaaaaaazzooooooooooooooooo!!!


IL SENTIMENTALE             Caro (materia sostenuta), è stato bello, ci siamo voluti bene, ma è il momento di salutarci. Il nostro rapporto non è stato facile, a volte siamo stati sul punto di lasciarci, a volte non mi hai capito, a volte io non ti ho capito, ma come tutte le grandi storie è arrivato il lieto fine. Addio, a mai più rivederci. Ti ho voluto bene. È stato bello, finché è durato.


E infine, the last but not the least, il peggio dei peggiors: L’ESIBIZIONISTA (nessuna frase o quasi, solo la foto del foglietto dell’assistente con su scritto il voto).


Ora. Devo stare molto calmo. In questi casi inizio a schiumare come un estintore. Per calmarmi sgranocchio la tastiera del pc come fosse una tavoletta di super nocciolato della Ritter Sport, poi inizio a prendere a testate il lavandino fino a procurarmi allucinazioni da trauma cranico. Dunque, come posso spiegarmi in modo chiaro e pacato? Io…..vi odio. Tutti, quanti siete. Maledetti esibizionisti di sta fava a boomerang. Avete preso trenta e va bene. Siete felici e va bene. C’è bisogno di farsi una seduta sociale di masturbazione per celebrare l’accaduto? NO. Non so, chiamate chi volete sia avvisato, urlatelo dentro ad un cassonetto, raccontatelo alla cassiera dell’Esselunga, ma vi prego risparmiatemi l’inutile autocelebrazione. Non voglio sapere come siete andati, a meno che non ve lo chieda. Voglio un diritto alla privacy al contrario, che non mi costringiate a venire a sapere il vostro voto senza che lo voglia. Cosa? Dite che reagisco così perché sono invidioso. No belli, non sono invidioso, a me mi rode proprio il culo. E vi dico un’altra cosa: io sarò invidioso, ma il problema è che voi non sapete che sono pure violento. Vi assicuro che dal post all’inizio della caccia all’uomo passa mezza giornata.
E, un ultimo messaggio di intimidazione va a voi. Credevate che vi avrei risparmiato? Mi riferisco a quelli che, sotto il post, hanno il coraggio di commentare. AAAAAAAAARG!!!!!! Non vi tollero. Vi giuro. Non riesco proprio. Con i vostri commentini melensotti e i complimentucci da sprone tutti ciucci ciucciù. Perché dovete fare così? Lo sappiamo che vi rode anche a voi se il mentecatto di turno ha preso più di voi. Perché dovete rifiutare la vostra natura? Piuttosto non dite nulla, che fa lo stesso.

Ora io, in definitiva, sono un uomo piccolo. Non posso fare nulla, se non una cosa: chiedere una grazie. Se il buon Dio volesse, vorrei che vi venissero, con stima e simpatia, trenta giorni di arida stitichezza desolante. Roba da trasformarvi l’intestino tenue nel caveau del Bellagio di Las Vegas. Trenta giorni per trenta punti. Così, giusto per non farvi rimpiangere la lode.


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