martedì 9 aprile 2013

I TATUATI IGNORANTI





Io non tollero i tatuati ignoranti.

Sono soggetti che si aggirano per la fauna urbana sfoggiando sul loro robusto e muscoloso corpo tatuaggi improbabili e vistosi  il cui senso si perde nella notte dei tempi. 
Io credo di poter affermare di averle viste tutte nella mia lunga vita. Ho potuto assaporare fino in fondo le perversioni e gli esibizionismi della categoria in questione. È per questo che ho voluto stilare una sorta di manuale antropologico su di loro , sperando che possa servire un giorno a qualche archeologo per studiarli quando, scavando, troveranno i resti di Quarto Oggiaro.
Prima caratteristica che salta subito all’occhio, più che altro che fa lo stesso effetto di un pugno di sabbia in pieno occhio, è l’unico indumento in grado di mettere in mostra la loro tatuata che tanto gli è costata fatica e dolore : la cannottierazza. Di solito nera per i veri esperti del settore, mette in mostra bicipiti colorati con immagini di Madonne, Scudetti della squadra del cuore oppure frasi come “ Io nella vita mi hanno imparato a vivere le regole della strada” e in quel momento , quando il tuo sguardo incontra una di queste oscenità, pensi solo a una cosa : ma questo soggetto a che stadio dell’evoluzione umana si è fermato ? Ma soprattutto , dopo aver palesemente toppato quel giorno dal tatuatore perché fatto di crack o non so di quale altra sostanza, cosa lo spinge a portare addosso quell'orrore grammaticale che lo condanna ad essere individuabile a vita come ignorante di origine controllata? Sembra lo faccia quasi per segnalarlo...presente la campanella dei lebbrosi?? Ecco proprio così. 
Se non altro è onesto, lo sai che non è Umberto Eco, anzi l'unico eco nella sua vita è quello nel cranio quando trattiene uno starnuto. 

Seconda caratteristica: la fisicata. Cosa che costa fatica sudore e sangue a questi super evoluti esseri umani. Sacrificano infatti intere giornate nella palestra di “ Lello Pettorale “ per poter essere degni e fieri di mostrare il tatuaggio. L’arte dopotutto ha le sue regole e un dipinto di pregevole fattezza non potrebbe mai essere riposto in una cornice dell’Ikea giallo diarrea .
Per questo cercano di rendersi DEGNI dell’opera che si sentono FIERI di scolpirsi addosso .

Tra di loro bisogna ammetterlo, a onore del vero, ci sono dei mancati geni, delle menti strappate alla letteratura e all’arte. Questo mi sembra sempre più vero  quando vedo alcuni di loro sfoggiare delle frasi in latino. Voglio dire almeno questi lo slancio di cultura lo hanno avuto! Impararsi una frase in latino per poi potersela tatuare. Roba che rimarrà sempre nel loro bagaglio culturale e che in disco quando la tipa gli chiederà “ciè ma che significa?” lui potrà fieramente dire “ significa LA GALLIA è DIVISA NELLA SUA INTEREZZA IN TRE PARTI “ “cosa scusa???!!” .
Eh si perché il tapino tatuato quel giorno, quando cercava una frase figa in latino, sotto mano aveva solo il “De bello Gallico”.
 
I.N.T del Lettore 

1 commento:

  1. Ciao, potresti togliere questa foto? Il ragazzo in questione di cui si vede anche il viso, è un ragazzo normalissimo che non ha quel tatuaggio. È stato fatto con l'henne in spiaggia per una serata.

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