venerdì 20 febbraio 2015

A VOLTE RITORNANO (INTOLLERANTI)





Mi ero ripromesso di smettere.

Come quelli che smettono di comprare la Nutella per evitare la tentazione, o che a tavola solo pane integrale che non ingrassa e regola l’intestino (a me personalmente fa fare delle puzze allo Zyklon b che potrebbero essermi sanzionate dal tribunale dell’Aia).

Avevo deciso di farmi tollerante.

La vita è così piena di armonia che essere intollerante è una mancanza di rispetto nei confronti del Tutto. Perché alla fine l’intolleranza sta negli occhi di chi si incazza. E io devo guardare il mondo con occhi nuovi, con rinnovata speranza, con la serena imperturbabilità di Gandhi.

Poi è venuto fuori il bastone allungabile per farsi i selfie e in più ho realizzato che a forza di non violenza a Gandhi gli hanno sparato.

Vorrei esprimere un concetto semplice.
Una faccia di culo, anche se fotografata da distante, resta una faccia di culo, solo con più sfondo. È imbarazzante davvero vedere come la gente non lo capisca. Chiese, musei, piazze invasi da frotte di minus habens che passano tutto il tempo con sta canna da pesca a cercare l’angolazione migliore per fotografarsi davanti alla qualunque.

Immaginate il caos che si è scatenato tra i turisti, abituati com’erano a seguire l’ombrellino per non perdere il gruppo vacanze “Terre e Sapori”. Comitive intere di cinesi sparite perché da bravi, tutti in fila, si son messi a seguire una coppia di serial selfier in vacanza a Bari Vecchia (che mi direte chi cazzo va in vacanza a Bari Vecchia? e io vi risponderei, ma chi cazzo se la compra la canna da selfie?).

Che poi le vostre foto vicine o lontane la gente le caga come i venticinque secondi di pubblicità prima dei video di Youtube. E lo stesso lo vorrei dire ai fan della GoPro. Madonna, Dio, beati martiri, santi e dominazioni. La GoPro. Io vorrei capire. Bisogna che mi date una mano.

Ci si attacca sto cazzicchio sul casco, e poi?

Si filma.

Bene, e poi?

Si taglia. 

Poi? 

Si monta.

Ottimo, e poi?

Si riguarda.

.
.
.

Si riguarda??? Si riguarda?? Ma chi cazzo si riguarda cosa?? Ma lo sapete che i video della GoPro sono le diapositive 2.0? 

Quelle che si guardavano col proiettore, a fine cena, di un cazzo di viaggio in Egitto della zia sola ma ancora piacente (dice lei) sopra un cammello cachettico, sotto il cartonato cafone dei faraoni ad Abu Simbel, nel suk a prendere il tè (Lipton) del deserto coi nomadi veri come i centurioni sotto al Colosseo o durante la serata araba in mezzo a ballerine di danza del ventre con evidenti disordini alimentari. 

Quelle robe lì, che si guardavano in penombra, con i parenti fintamente interessati, che per sconfiggere la ciecagna si infilzavano il palmo della mano con il coltello da pesce. Roba da deprivazione sensoriale che neanche i visoni da pelliccia. La gente non se li caga i vostri video, gli stanno sul culo, piuttosto mandami una cartolina che preferisco. 



Per rimanere in tema di minus habens non posso esimermi, in questo mio ritorno di intolleranza, dal parlare di due cose in particolare: i tifosi olandesi e l’ISIS , che è un po’ come parlare degli scienziati del CERN e della Filarmonica di Vienna.

Sui primi vorrei dire che non capisco perché un deve andare in trasferta per rompere i coglioni.

Veramente non ce n’è bisogno.

Se poi volevate distruggere Roma, siete arrivati tardi, le elezioni a sindaco si sono già tenute, ma ripresentatevi alla prossima tornata, che il programma elettorale ha dei numeri.

Tra l’altro l’Olanda ha già dichiarato che non pagherà i danni a Piazza di Spagna. 
Della serie, dopo che avete pisciato sulla Barcaccia cagateci pure in testa. 

Marino, che è uomo tutto d’un pezzo (di cosa non è chiaro) si è impuntato e con voce chiara e ferma, senza timore, penso si sia pure scusato per il disturbo. A questo punto proporrei una spedizione punitiva ad Amsterdam per andare a fottergli tutte le biciclette, poi le rivendiamo in Romania e così la Barcaccia la facciamo diventare panfilo.

Per quanto riguarda l’ISIS, che minaccia di invadere Roma, faccio una premessa. Per arrivarci, l’esercito dello Stato Islamico (risate di sottofondo) deve, nell’ordine: sbarcare in Sicilia, attraversare la Calabria, saltare la Basilicata, percorrere la Campania.

Ora, non è per dire, ma non sanno esattamente contro chi si stanno mettendo. Si perché vedete, per ipotesi, il buon Genny ‘a Carogna come la prenderebbe l’eventuale invasione degli hipster dell’Islam?
Si, perché in quelle zone lì, diciamo che può capitare di incontrare seri professionisti che hanno il senso dell’umorismo di un autobomba e va bene tutto, ma se poi scassi la circonvallazione della coppola della minchia, di te, amico terrorista, ci resta il turbante. 


Secondariamente pensavo che le soluzioni creative sono spesso le più semplici. 

Il ritorno di Roma-Feyenoord organizziamolo ad Al-Raqqa, la capitale del suddetto Stato Islamico (te-tum chaaa). Svendiamo i biglietti. Organizziamo tour, pullman, barconi. E poi, che vinca il migliore.

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