I
grillini entrano in Parlamento ed è il caos, no? Chi non li ha votati li guarda
come gli austriaci guardavano i Turchi dalle porte di Vienna. “Boia, e ora?” è
la domanda più ricorrente. “Se non altro son facce nuove, vedrai che
scardineranno i soliti giochi di palazzo” rispondono quelli che li hanno
votati, o semplicemente gli ottimisti. Eh va beh, alla fine ci sta. A forza di
ripetermelo e sentirmelo ripetere mi ero quasi convinto: dai alla fine l’importante
è la bella ventata d’aria e di cambiamento, chè secondo me in Parlamento è da
mo’ che c’è aria di chiuso. Poi ieri apro il giornale e ciao amore ciao. Dopo Giannino
e Crosetto, che vantano lauree prese rispettivamente a Paperopoli e nel
fantastico mondo di Oz, anche una grillina, Marta Grande, pare vanti titoli
accademici in eccesso. Il caso è sempre quello: sul curriculum avrebbe all’attivo
una laurea in Lingue e commercio internazionale in Alabama ed inoltre una quasi
laurea in relazioni internazionali e un master a Pechino. Roba da fuochi d’artificio
in piazza insomma. Uno legge e dice “dai oh, arrivano questi che son giovani e
pure preparati! Che prima avevamo della gente che credeva che l’Islam
confinasse con l’Iran e l’Iraq e che la presa della Bastiglia fosse una mossa
di sottomissione da wrestler americano! Adesso vedi!!”. E invece, gratta
gratta, il master è stato un soggiorno estivo a Pechino, la laurea in Alabama
un corso di 63 ore e la laurea in relazioni internazionali deve essere ancora
discussa. Che è come se scrivessi:
“Sono
Edoardo Righini, ho 21 anni, sto conseguendo la laurea magistrale in Diritto,
ho esperienze nel campo musicale nell’uso di strumenti a fiato in complessi di
20-30 elementi; ho avuto molteplici successi manageriali in campo sportivo
arrivando a creare un team coeso che proprio l’anno scorso ha ottenuto
importanti risultati nelle maggiori competizioni nazionali e internazionali. Negli
ultimi anni ho anche avviato una piccola impresa autogestita di trasporto
umano-urbano ecosostenibile a chiamata, che ha ricevuto non pochi complimenti”
e poi scopri che tutta sta roba è perché alle medie ho suonato il flauto dolce
nello spettacolo scolastico “Cappuccetto rosso e il lupo”, gli importanti
risultati sportivi sono stati vincere al torneo di Subuteo della parrocchia un
salame all’aglio e che l’impresa autogestita umano-urbana ecosostenibile è
portare la gente sul cannone della bicicletta se me lo chiede. Però!! Bella roba.
Dai raga, ma vi pare?? Ma perché dovete
fare così? Non solo è una figura di melma, ma poi non è neppure originale. La novità
la novità e poi ciulate nel manico pure voi. No dai vi prego. Che poi, per me è una cosa che hanno un po’ tutti
gli italiani: “la sindrome del pescatore”. Che pescano un’acciuga e ti dicono
che hanno arpionato Free Willy. Fateci caso. Ti dicono che fanno delle cose
della Madonna, che nessun altro ha mai fatto, e se le hai fatte anche tu,
sicuramente non sono state così belle emozionanti ed esaltanti. Poi però scopri
che il mega concertone che sembrava Woodstock è la festa dell’Unità di
Bagnacavallo e che lo stage in giornalismo e comunicazione è stare in edicola
al posto della zia quando va a farsi la mappatura dei nei. Di per sé non ci
sarebbe niente di male, solo che queste inesattezze innocue sono così frequenti
e così socialmente tollerate ( mentre sono una cosa che io non tollero) da
diventare scontate se non sottointese. Sono come la tara nei problemi di
matematica delle elementari. Le devi sempre sottrarre per sapere il peso delle
cose che ti raccontano. Il problema è che a forza di raccontarle ci si comincia
a credere e ci si disabitua alla realtà delle cose; regredisce la capacità di
distinguere la verità e la bugia, i cui sapori si confondono in bocca. In questo
modo è vero la vita diventa più fantasiosa, ma nello stesso tempo noi
non riusciamo più a capire cosa è vita vera e cosa non lo è. Ci
mettiamo alla mercè dei parolai più grossolani, perché non solo non ti rendi
più conto di chi ti dice la verità, ma cosa ben più grave non stani più chi ti
racconta delle fole da giostraio. E finisci per avere dei politici che sono
polipi e dei grilli che son cicale.
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