Lo
sapevo. Del resto Napolitano la faccia di uno così l’ha sempre avuta.
Napolitano, lo vedo, è un uomo con la passione del fai-da-te. Dai si vedeva. Poi
dopo una certa età fisse del genere vengono anche solo per riempirsi le
giornate. Me lo immagino al Quirinale che gira in salopette, scarpone
anti-infortunistiche e cassetta degli attrezzi al seguito. E via alla ricerca
di uno scranno presidenziale che balla, attacca i battiscopa al Senato e da
quando è tornato dal Brico, la Camera è tutta una mensola. E Clio me la vedo
dietro che smadonna perché “ Ho capito Giorgio che devi dare anche una
stuccatina all’uscente governo Monti che sul versante esteri ha qualche crepa
brutta, ma non mi puoi girare con il pennello in mano che mi lasci tutte le
macchie di bianco per terra come Pollicino. Che poi hai visto questo non è il
periodo adatto per smacchiare”. Era, quindi, inevitabile, che si prendesse anche
sta struma di fare il governo. Che poi mi domando a chi starà mai pensando
“allora…vediamo.
Agli esteri ci metto Toto Cotugno, no Cutugno..insomma quello con gli amici in
Russia, che così per l’inverno il gas lo strappiamo in cambio di un tour
mondiale sulle vie della Trans-siberiana. Poi agli interni..mmm..agli interni ci
metto Barbara Gulienetti quella di Paint your Life che fa tutte le robe col
riciclato che mi piace..alle infrastrutture ci metto Giovanni Muciaccia, che la
Tav me la fa con la colla vinilica e i rotoli di carta igienica finiti e così
zero impatto ambientale..e anche gli ambientalisti sono a posto..alla
sanità Lucianone “oggi sveliamo i misteri dell’ingrossamento della prostata”
Onder e non si discute. Beh poi è gioco forza che se c’è lui alla sanità, alla
giustizia ci metto il giudice Santi Licheri che così le repliche di Forum me le
fa dal vivo…cosa Clio? Morto?!?! Come morto?! Beh ma quando?!?! Eh ben ben…da
due anni??! Boia ora devo rifar tutto da capo..”
Notti
insonni al Quirinale insomma. E fuori i politici trasecolano e ripetono come un
mantra che tutto è nell’interesse del paese. L’impressione però è che questo
valzer cieco, che non porta da nessuna parte lo stiate facendo ancora per i
vostri vecchi interessi e che al limite sia il paese che ne sta pagando gli
interessi. Ma il segnale elettorale non via ha scottato un po’ la pelle delle
balle? Macchè, tutti hanno ripreso a fare gli stessi discorsi, le stesse
recriminazioni e altre belle balle con la frutta. Ma non c’è da sorprendersi. Alla
fine della fiera di volti nuovi non so voi io non ne ho visti così tanti ( a parte
quel pestatore di cacche di professione di Crimi). E come si può pretendere
dagli stessi qualcosa di diverso. È come chiedere al lupo dei tre porcellini di
diventare capocantiere. Non si può. Sembriamo tornati a prima delle elezioni. Il
rinnovamento langue, tutto tace e la pancia degli italiani brontola. Sembriamo
tornati a Febbraio: la stessa incertezza, gli stessi dubbi, i soliti noti che non
ce la fanno e gli insoliti noti che sconcertano. Sembriamo ancora a Febbraio,
per l’umore e anche per il clima. E suona profetica una canzone: “La primavera
intanto, tarda ad arrivare”.