(foto tratta dal sito www.west-info.eu) |
Proverò ad
essere molto pacato e diplomatico. A me tutti ‘sti compagni di classe (scusate
ma colleghi mi fa schifo come termine, lo usano solo i boriosi e gli idioti)
che fanno lo scambio mi stanno sulle palle. Io vi odio. Non vi sopporto più.
Giuro quando vi vedo la voglia di spostarvi l’asse della mandibola con un
cazzotto ben piazzato è irresistibile. Si perché, cari i miei Marco Polo della
domenica, cari i miei Vasco de Gama dei miei stivali, cari i miei “io vagabondo
che son io vagabondo che non sono altro” di sto gran paio di santissimi, il
vostro exchange elettrizzante lo scontiamo noi, quelli che restano, il pubblico
da casa.
1. LE FOTOGRAFIE
Ora,
se a metà Novembre tu pubblichi, condividi, invii foto di te che fai surf sulla
costa australiana, immersioni in profondità in Nuova Zelanda, prendi parte a
riti propiziatori del vigore sessuale in un tempio a Java, combatti a mani nude
un diavolo della Tasmania per segnare il tuo passaggio all’età adulta o scali
vulcani ancora attivi alla ricerca di te stesso, beh la differenza tra te e un
ufficiale della Gestapo è solo la nazionalità sul passaporto. Perché la
cattiveria sadica e gratuita è esattamente la stessa. Perché diciamolo una
volta per tutte. Gridiamolo a pieni polmoni. LE TUE FOTO MI FANNO SCHIFO E NON
VOGLIO VEDERLE. Se voglio vedere il Grand Canyon al tramonto o l’alba sulle
rovine di Machu Picchu mi compro l’ultimo numero di National Geographic; se
voglio vedere quanto fa schifo la mia vita mi basta guardare “Gli uomini più
ricchi del mondo”, una simpatica serie tv che mostra la giornata tipo di un
multimiliardario, che snocciola come fossero numeri telefonici le proprie
sostanze finanziarie. Cifre che non guadagnerei mai, manco avessi due culi e li
dessi via entrambi.
2. LA VITA VISSUTA
L’exchanger
parte che solitamente è Clara, quella anemica sulla sedia a rotelle amica di
Heidi, e torna che è tipo John Wayne, dopo che si è bevuto un frullato con le
balle di Chuck Norris, Indiana Jones e Clint Eastwood. Il viaggio l’ha
cambiato, l’ha toccato dentro (se vabbè è stato il viaggio a toccarti, sicuro,
proprio lui, non quella spagnola lasciva o il norvegese con un pettorale
soppalcabile). Insomma, niente, tornano cambiati e spaesati e ogni occasione è
buona per rimarcarlo. Poi capito, dopo che ti parlano del loro percorso dentro
e fuori loro stessi, ti chiedono: “beh e tu, invece? Niente di nuovo? Che mi
racconti? Non hai niente da raccontarmi?”. Ma minchia. Ora dimmi cosa posso
raccontarmi dopo le mille e uno avventure che mi hai sciorinato. Io ho fatto la
solita vita di cacca, facendo i soliti esami di cacca, sotto una pioggia di
cacca, fino a quando non sei tornato tu a farmi sentire ancora più una cacca.
Io ho pensato che al prossimo che mi chiede potrei tipo rispondere:
“Mah guarda…mentre eri via ho vinto alla
lotteria, due volte, eh si incredibile vero? E giocando gli stessi numeri
pensa. Eh ma quando si dice il caso. Poi ho cambiato sesso un paio di volte,
solo per vedere se è più comoda la tazza o la turca e per poter spostarmi
rapidamente a cavallo del mio assorbente con le ali; poi ho scoperto la cura
per l’aids, la poliomielite, la calvizie, il tumore alla prostata e il
raffreddore comune, ma ho scritto la formula chimica su un cracker e,
sovrappensiero, me lo sono mangiato. Mi hanno fatto beato; ho fatto un concerto
all’Arena di Verona e ah sì, dimenticavo, mi si è allungato l’apparato
riproduttore a tal punto che ora somiglia ad una manichetta anti-incendio”.
3. L’ESCLUSIONE
Ogni
scambista, quando incontra un altro scambista, sembra ritrovare fratelli di
sangue. Incredibile. Può averli visti anche mezz’ora prima ma niente, l’abbraccio
da Carramba che sorpresa! è inevitabile. E poi iniziano discorsi che tu, che lo
scambio lo fai solo di figurine Panini, non puoi capire neanche lontanamente:
“ehi
bello come stai..oh ma sai oggi mi è tornata in mente della camera all’ostello
in centro a Taiwan” “Maaaaaaaaamma vecchio che degrado..15 no capito 15..e
scusa quella volta io te e Franz con il gorilla albino?”
“Minchia
vero, me ne ero dimenticato!! Ma poi che fine hanno fatto i calzini?”
“Ah
niente saranno ancora dentro la macchinetta dei preservativi..”
“Caz
vero, ma erano dappertutto quella sera!”
“
Eh per forza. Che tra l’altro quel giorno le due tipe erano ancora a letto e manco
si sono accorte di niente”
“Loro
no, ma il custode si..che ci stava per spaccare la macchina!!”
“Oh
dai vabbe, ti dico solo una parola….Canterano!”
“ahahahahaahahahahaahah!
Ca è vero!!!ahahahaahahaahah! sei un boss! Dai ora ti saluto…”
e
tu intanto resti lì, sospeso come un fesso, a chiederti se quella sera, ad
essere dappertutto, fossero i preservativi o i calzini.
4. IL PIANTO
Si,
perché anche gli scambisti piangono, appena tornati. Tutti, o almeno quasi. Che
per te che sei qui e magari li aspettavi pure è un po’ complicato da accettare.
“Oh guarda…a me dispiace che ti manchi così tanto la Svezia.. guarda, se vuoi
mi faccio i capelli biondo platino, ti compro una renna e sto fine settimana ti
porto all’Ikea e chiediamo al custode se ci fa dormire li, va bene?”. Ma nulla
può guarire un exchanger in depressione (come se quelli che son rimasti qui
invece facessero parate in maschera tipo Disneyworld dalla gioia).
5. IL CREDITO
Gli
infami, tra l’altro, oltre ad essersi spaccati la testa come una noce, tra
donne/uomini, alcool e altre attività promiscue tornano, belli come serafini, e
con gli occhioni puliti ti dicono “Ah ma io questo esame non lo devo mica dare,
l’ho già dato in scambio. Anzi anche i prossimi tre li ho già dati, sono in
credito di esami”. E tu senti che qualcosa dentro di te prima urla, sbava, si
rivolta, si contorce e poi muore. E ovviamente gli esami già dati sono quelli
noti per essere assassini, di quelli che il prof si presenta in classe col
cric.
Ma
la verità alla fine è una sola. Che a quelli che non partono, il culo rode fino
a fare le scintille. Vi prego, abbiate pietà di noi. Amen.
Hahahaha io sono un futuro exchanger..mi hai fatto ridere tutto il tempo spero di non diventare così al ritorno hahaha :D
RispondiEliminaComplimenti l'hai centrata in pieno!
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